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martedì 28 luglio 2015

LA VECCHIA ABISSALE

INDICE DEI POST 

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Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione. 
Un sentito e cordiale grazie.

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Allora cari amici, Terenzia aveva postato nel suo blog

Uno Spazio Per Pensare

una ballata in risposta alla "Sfida"  da me lanciata per iniziare ad addentrarsi nell'inconscio negativo femminile. 
In attesa che qualcun altro si cimenti mi rispondo da solo, ripetendo in apertura l'invito.

Ho scritto una cosetta leggera leggera: una ballata che spero sia superata in Horror da altri poetastri come me.


Un momento di svago per alleggerire lo studio di cose difficili...


Agli amici invitati rinnovo l'appello.
La lepre è partita.
E dentro nel sogno
Mi tolgo il cappello.
La selva si oscura
Arriva l'inverno.
La sfida s'inizia 
Laggiù nell'Inferno.
Là dove ciascuno può ritrovare
Dentro di sé 
La vecchia abissale.
Il caos primario
Potrete vedere:
La bolgia sí fatta
Da un grosso sedere,
Che laido e lubrico
Arranca ansimante,
Sì, come un lombrico.
Accanto gli stanno,
Già pronte e adoranti
Ipnotiche vecchie
In vergin sembianti.
Di bianco vestite
Con l'occhio un po' sfatto
di serpi crinite,
E l'alma di ratto.
Son pronte alla sfida:
Grimildi volanti.
Ripetono in coro:
"I morti son tanti,
Stanotte nel sonno,
Del sangue scorrente
Di stupidi umani
Abbiamo bisogno.
Un #banner di sangue
Dobbiamo noi fare.
E quelli taggati, per questa notte,
Li sogneremo
In profonde grotte.
Nesuno di essi dobbiamo salvare.
S'appressan le ombre
Ed or mezza terra
È ormai nella rete:
Il sonno l'afferra.
Di quelle volanti si calma la sete.
Ma alcun ancor veglia,
Strafatto e alienato.
In discoteca
Lo hanno lasciato.
Un' alata vecchiarda
Ancora all'asciutto,
Risucchia il restante.
Lui muore, lei tace.
Si asciuga due bocche.
Con voce beffarda poi dice:
"Mi piace"

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Di' che ti piace prima di tutti!


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