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martedì 11 dicembre 2018

UOMINI E TOPE


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E' il titolo di un romanzo di L. Wingrove e pure il titolo di questo post. Ma qui i contenuti sono diametralmente opposti. Nel romanzo l'autore narra come attraverso i socials sia riuscito a "rimochiare" in un anno una cinquantina di donne di cui oltre la metà hanno acconsentito.


Qui invece presento un caso reale (risolto) di come una topa era quasi riuscita a rosicchiare la grana del titolare di un grande negozio di calzature di Roma.


Come ben sapete il contenuto manifesto dei sogni cela un sottocodice di senso che necessita di una lettura, possibile solo a chi ne conosce la chiave. Altrimenti nix...

Le immagini appaiono strane o prive di senso e dànno adito a commenti sciocchi e superficiali. Evitate di commentare un sogno se non capite cosa significa. Specie con amici e conoscenti che ne sanno meno di voi.



AMORE INUTILE

La clip che ho costruito esemplifica in maniera eclatante come avviene la trasformazione del contenuto latente sessuale (composto di una zucca vuota, due lucertole e sei topi) nella carrozza che porta Cenerentola al castello del Principe Azzurro. Un'illusione  che dura fino alla mezzanotte, ovvero le 12 p.m.
12 = 2 sex, per l'appunto.
Lui e lei uniti da una scarpetta di vetro.



Extract from "Betty Boop - Poor Cinderella" (1934)

Il numero 6, nel 99% dei casi, nei sogni significa sesso (sex) e se questo "sei" sono dei topi allora bisogna cominciare a preoccuparsi seriamente: potrebbe essere anche l'avviso di un'incipiente malattia grave. Non si scherza coi topi. E nemmeno con le due lucertole che non sono mammiferi ed esemplificano, nei sogni umani,  un'intrusione impropria di un'altra specie. Peggio mi sento con la zucca vuota che è il modello base della coppia principe azzurro.

Il discorso sulla coppia basata sul mito Principe Azzurro meriterebbe di essere approfondito in almeno una decina di libri tante sono le sfaccettature negative che questa macabra illusione genera in un caleidoscopio di un'improduttiva ed inutile ossessione amorosa.


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I LIMITI DELLA PSICOLOGIA
La psicologia, grazie a Freud e a Jung, si arresta all'analisi e la cura di menti malate. Non è un buon servizio che questi due caposcuola hanno fatto all'umanità relegando questo sapere nel ghetto dei disturbi mentali.


Io preferisco di gran lunga la psicologia delle persone vincenti che A. Maslow ha trattato nel suo libro Verso una Psicologia dell' Essere.

Lasciamo anche da parte la inutilissima tiritera del  DSM IV e DSM V che sono la bibbia dei disturbi mentali osservati in chiave statistica e standardizzata senza tener in nessun conto il vissuto della persona. A mio avviso un'autentica bufala planetaria che non serve letteralmente a niente. Leggetevi le critiche riportate nel link che io condivido al 100%.


E torniamo alla  psicologia delle persone vincenti che il sottoscritto osserva secondo un modello informatico proprietario, fuori da tutte le scuole psicologiche, incentrato sull'utilitarismo funzionale.

Come ben sapete si tratta di MINDOWS, visto che state leggendo questo post.



L'EBREO VINCENTE

Racconto questo scorcio di vita suddividendolo in tre parti esattamente come si articola la struttura narrativa di un sogno: quello che il signor Giuseppe (nome vero) mi raccontò a proposito di certe difficoltà finanziarie che il suo negozio di calzature stava attraversando.

Il signor Giuseppe è ebreo e come commerciante (ebreo) ha una scala di valori propria della confessione alla quale appartiene che è, a mio avviso, quella che più si accosta alla corretta gestione economica e finanziaria di un'impresa. Per il signor Giuseppe la fonte del suo reddito è sempre al primo posto, prima della famiglia, prima dei figli, degli amici... Prima di tutte le altre cose. A suo avviso se manca il pane tutti stanno male, specie coloro che dipendono da lui: collaboratori e familiari.
Prima la pagnotta quotidiana e poi tutto il resto.

Condivido.

Di cosa è fatto il pane? Di grano macinato. Ma Grano e Grana significano pure quattrini, denaro, svanziche, sghei,  grisbi, malloppo, conquibus, $$$, €€€,...
Nei sogni il topo che rosica può far riferimento al patrimonio finanziario del sognatore. Non a caso si dice "topo d'albergo" e "topo d'appartamento" riferendosi a specialisti in certi tipi di furto. Nel nostro caso una "topa d'accalappio".

Il cibo preferito dai topi non è, come comunemente si crede, il formaggio bensì le graminacee e soprattutto il grano. La migliore esca per i topi è il grano avvelenato che provoca emorragie interne letali.

Mi capitò di conoscere il signor Giuseppe in occasione di uno dei tanti incontri che tenevo la domenica, circa venti anni or sono, per un'associazione no-profit.

Come di consueto, dopo una breve presentazione di Mindows passo direttamente al sodo chiedendo se qualcuno vuole una consulenza seria. Esattamente come faccio su questo blog invitando seriamente persone serie a mandarmi un loro sogno.

In quell'occasione il primo ad alzare la mano fu il signor Giuseppe, che non ci pensò nemmeno un secondo. Tanto che gli costava?
Era venuto lì e da buon ebreo aveva colto il senso del mio invito e l'opportunità di  osservare ed esaminare un suo problema sotto un diverso punto di vista. Non fece obiezioni, commenti e nemmeno espresse valutazioni per sentito dire. Passò direttamente dalle parole ai fatti concreti: raccontò un suo sogno.


SOGNO DI GIUSEPPE

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO. MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE, AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA. IL TOPO SI ALLONTANA E IO LO SEGUO FINO A CHE SI FERMA NELLA STANZA DOVE LAVORA IL CONTABILE. IL TOPO SI FERMA SUL POGGIAPIEDI SOTTO LA SCRIVANIA E RESTA LI' FERMO. IO ASPETTO IN SILENZIO OSSERVANDO LA SCENA. AD UN CERTO MOMENTO NELLA STANZA VEDO ENTRARE UNA DONNA CHE SI SIEDE NEL POSTO DEL CONTABILE E APPOGGIA LE SUE SCARPE SUL POGGIAPIEDI. IL TOPO SCOMPARE.

Egregi lettori con queste immagini è possibile fare una verifica con una profondità d'indagine impossibile a qualsiasi altra metodologia. MINDOWS consente di evidenziare le cause e le motivazioni nascoste che determinano una disfunzione, organica, strutturale, organizzativa, finanziaria ed esistenziale di una persona, di un gruppo, di un'azienda, di un partito politico, di un'ideologia (laica o religiosa).

Prima di commentare a vanvera mandami un tuo sogno e te lo dimostro.

Vediamo adesso MINDOWS applicato nell'ambito contabile di un negozio di calzature.

FATTI E MISFATTI DI UNA TOPA


MINDOWS  ci dice che il sogno (completo) è composto da tre parti
 Il sogno di Giuseppe è completo.


PRIMA PARTE

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO. MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE, AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA. 

In questa prima parte  l'oggetto principale è una scarpa.

L'IMMAGINE DEVE ESSERE LETTA IN FUNZIONE DEL CONTESTO.
L'IMMAGINE NEI SOGNI NON E' UN COLLEGAMENTO SIMBOLICO FISSO
così come troviamo negli innumerevoli dizionari dei sogni o in quelle orrende porcherie delle SMORFIE che danno i numeri del lotto.

L'IMMAGINE VA LETTA SECONDO UN CRITERIO BIOLOGICO/UTILITARISTICO IN RIFERIMENTO ESCLUSIVO AL SOGNATORE

Qualsiasi altro criterio o modello risulta più o meno incompleto.
Perchè?
Le immagini mentali sono nate con la comparsa dell'uomo su questo pianeta (non so se i dinosauri sognassero), vale a dire circa 200.000 anni fa coi primi ominidi. 200.000 anni che in confronto ai 4-5 miliardi di anni di età del nostro pianeta sono un'inezia. Io leggo i sogni secondo questo codice biologico preistorico usando l'informatica. Una codifica primitiva antecedente migliaia di secoli  il modello IO-Super Io -Es freudiano che è pure strutturalmente e gerarchicamente sbagliato. (se vi interessa chiedetemelo nei commenti e ve lo spiego).

Torniamo alla prima parte del sogno.
Dobbiamo esaminare parola per parola. La descrizione del sogno non E' IL SOGNO per come esso si è presentato. E una mera ed incompleta verbalizzazione. Il tecnico deve saper leggere tra le righe. 

E' NOTTE E IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO.
La notte nei sogni identifica l'inconscio del sognatore: i fatti che lui non riesce a vedere ma comunque esistono e condizionano il suo agire senza che lui se ne renda conto. Il negozio chiuso non va considerato in senso letterale ma in funzione del problema. IL MIO NEGOZIO E' CHIUSO (non produce reddito) per via del fatto che non riesco a scoprire la causa del dissesto finanziario.

MI AGGIRO NEI LOCALI PER CONTROLLARE
Il sognatore si pone in un atteggiamento positivo in quanto vuole controllare e scoprire cosa succede ma, essendo notte, gli difettano ancora gli strumenti d'indagine. 

AD UN CERTO PUNTO VEDO UN TOPO CHE SU UN ESPOSITORE STA ROSICCHIANDO UNA SCARPA.
Ecco la causa della perdita economica!!!
Il topo sull'espositore.
Perché l'espositore?
L'espositore di solito viene usato per mettere in evidenza le novità del negozio. Cosa vende il negozio? Scarpe.
La crisi del negozio evidenziata (L'ESPOSITORE) è data dal topo che rode la scarpa.
La scarpa qui ha un doppio significato: la finzione genitale di una vagina attraente a vuoto e la sineddoche (la parte per il tutto) del negozio DI SCARPE.

UNA TOPA  STA ERODENDO L'ESERCIZIO COMMERCIALE DEL SIGNOR GIUSEPPE

Cherchez la femme!

Il topo può assumere nei sogni diverse connotazioni tra le quali la sollecitazione attrattiva dell'erotismo vaginale (la topa) che ritroveremo nella realtà della vicenda del signor Giuseppe.

e qui finisce la prima scena.


SECONDA PARTE 

IL TOPO SI ALLONTANA E IO LO SEGUO FINO A CHE SI FERMA NELLA STANZA DOVE LAVORA IL CONTABILE. IL TOPO SI FERMA SUL POGGIAPIEDI SOTTO LA SCRIVANIA E RESTA LI' FERMO. IO ASPETTO IN SILENZIO OSSERVANDO LA SCENA.

La seconda scena ci dice quasi sempre cosa fa il sognatore per risolvere la situazione problematica.
Ecco che il sognatore si mette a pedinare il topo per sapere cosa fa.

NEI SOGNI SI DEVE OSSERVARE QUALE E' LA DIREZIONE DELL'AZIONE. OVVERO QUALE E' IL PERCORSO CHE IL SOGNATORE FA E PURE COME SI MUOVONO I PERSONAGGI: vengono verso di me o vanno in qualche altra direzione?

Il topo va verso la stanza del contabile e si ferma sulla pedana poggiapiedi.
La direzionalità del topo è tesa ad erodere la contabilità del negozio. A rubare soldi attraverso l'alterazione dei conti e dei bilanci. La mano che ruba sarà senza meno quella del contabile ma il sacco dove mettere i soldi lo terrà sicuramente il topo.

Il signor Giuseppe ha la pazienza biblica di Giobbe e si mette in attesa degli eventi.


TERZA PARTE 

AD UN CERTO MOMENTO NELLA STANZA VEDO ENTRARE UNA DONNA CHE SI SIEDE NEL POSTO DEL CONTABILE E APPOGGIA LE SUE SCARPE SUL POGGIAPIEDI. IL TOPO SCOMPARE.

La pazienza viene premiata. Ecco che il sognatore vede entrare una donna che si siede sulla sedia del contabile. Rammentate che è notte e quindi il sig. Giuseppe non riesce a vederne il volto. E' notte... quando agiscono i ladri?
Qualcuno, nascosto nelle ombre notturne sta attingendo quattrini dalle casse di Giuseppe.

Chi?
Un uomo e una donna.

L'immagine del topo ha esaurito il suo compito e scompare.

Il sogno finisce e incomincia la consulenza che io feci davanti a una ventina di persone.

La spiegazione che ho dato delle tre scene del sogno è quello che ho visto io mentre il sig. Giuseppe raccontava il sogno. Adesso si tratta di trovare il modo di far capire all'interessato cosa dice il sogno e suggerire cosa fare e come farlo.
Il sig. Giuseppe è un pragmatico puro e quindi non m'interromperà con quei fastidiosi ma e però tanto cari a coloro che non fanno altro che obiettare quando spiego loro i sogni, senza capire che si stanno dando la zappa sui piedi volendo imporre il loro modo di pensare.
Che me lo chiedi a fare?
Come mettersi a discutere col medico quando ti spiega il referto della TAC.

Nel sogno l'ambiente è l'elemento base di cui bisogna tener conto quando si procede alla lettura.
La scenografia che identifica il luogo in cui si svolge la vicenda.
Qui è il negozio di notte.
A me serve di sapere , per fare consulenza, chi ci lavora  e quale è la job position di ciascuno. Mi interessa sapere innanzitutto chi è il contabile e quali sono le collaboratrici donne. Altre figure maschili sono di contorno.
Devo inoltre sapere quali sono le relazioni affettive o sentimentali  del contabile che potrebbero anche non appartenere alla sfera erotico-sessuale. Ma la presenza del topo mi porta ad escludere questa ipotesi.

Chiedo al sig. Giuseppe se si è fatta un'idea circa le perdite economiche.
Il sig. Giuseppe non mi dice niente e si limita a sorridere come dicesse: "Se io lo sapessi non starei qui". Poi elenca i suoi dipendenti tra cui un contabile e tre commesse di cui una giovane e molto sveglia.

Il sig. Giuseppe è furbo, ha dei sospetti ma non vuole inquinare la scena del crimine (il sogno) e aspetta che io lo legga.

Non spiego invece un bel niente.

Gli chiedo se il contabile è persona di fiducia. Il sig. Giuseppe mi dice che lavora con lui da oltre vent'anni e non c'è mai stato niente da ridire sul suo operato. E' una persona di cui fidarsi.


Seguito a parlare e concludo suggerendogli di chiamare un buon revisore dei conti e di assumere un investigatore per scoprire cosa fanno il contabile e la commessa sveglia fuori dall'orario di lavoro.

Il sig. Giuseppe non spende nemmeno una parola in favore del suo fidato collaboratore.
Da buon ebreo vincente per lui prima della fiducia viene l'utile aziendale.
Annuisce.

In 5 minuti ho fatto una consulenza che con un altro ci avrei messo una settimana per farglielo capire. Oppure ci rinuncio come con quel fedelissimo che mi voleva ricondurre nel sentiero della fede  portandomi santini fasulli, stampati da lui con tanto di firma falsificata nientemeno che del Santo Padre.
Non si finisce mai di restare sorpresi.
Lui che gli veniva la tachicardia ogni volta che entrava in chiesa che gli specialisti chiamano Ecclesiofobia.
Se cercate la causa di questa fobia potete googlare quanto vi pare ma non troverete niente.
Se invece applicate  Mindows allora la causa si evidenzia subito. Applicate il criterio biologico/utilitaristico primitivo e capitelo da soli.

SEGUITO DELLA STORIA

Tutte le domeniche. nell'arco di circa due mesi, il sig. Giuseppe si presentò puntualissimo agli incontri portando con sé registratore e un grosso block notes dove prendeva diligentemente appunti, soprattutto quando spiegavo i sogni. Stava in silenzio, ascoltava e scriveva.

Dopo due mesi (eravamo nel 1999) eccolo presentarsi il 19 di marzo puntualissimo. Era di venerdì ed avevamo anticipato di due giorni per avere liberi il sabato e la domenica. 19 di marzo 1999 san Giuseppe, giorno festivo. Onomastico del mio silenzioso ospite.

Mi meraviglio e gli chiedo se a casa sua non si usa far festa in questo giorno, specie se il festeggiato è il capo.

Lui sorride e mi risponde di sì. Ma prosegue dicendomi che prima della festa vengono gli affari e per lui stare con noi è una festa più utile che passarla in famiglia.
In questi due mesi ha imparato i principi basilari di come si leggono i sogni e li applica ricavandone vantaggio.

Ci racconta che ha fatto quello che gli svevo suggerito scoprendo  che il contabile si era invaghito della commessa sveglia la quale in cambio di promesse, mai concretizzate, si faceva fare costosi regali dal malcapitato: un uomo di sessanta anni con moglie e due figli ancora a casa. Il revisore aveva trovato gli ammanchi mascherati da false fatture e altri magheggi e tutto si era risolto per il meglio.

Alla domanda di cosa ne avesse fatto del contabile e della commessa mi rispose che la commessa l'aveva licenziata mentre al contabile, che era persona competente, aveva fatto solo una ramanzina promettendogli che non avrebbe detto niente a nessuno per non rovinare una famiglia.

Infine, sempre sorridendo mi disse queste parole che rimangono scolpite nella mia memoria:
"dott. Daniele la ringrazio per tutto quello che ho imparato stando insieme con voi. Mi è stato utile e mi è tuttora utile. Penso sia sufficiente  per proseguire. Sono venuto oggi per salutare lei e tutti quelli che ho conosciuto qui. Da domani riprendo i miei affari da solo tenendo i vostri volti nel mio cuore".

Non l'ho più rivisto.

Il sig. Giuseppe, Ebreo Vincente.



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Daniele Bernabei
@DanieleMindows


















giovedì 6 dicembre 2018

TERMINATOR 2


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IL FILM COME DIAGNOSI ESISTENZIALE


Propongo un modo nuovo ed attuale di osservare e valutare un film con l'intento di dimostrare quanta e quale libertà di azione hanno i personaggi utilizzando l'approccio cibernetico.

La cibernetica è una parola di origine greca e significa "arte di saper tenere il timone (kyber)". 

E' una scienza interdisciplinare che comprende ingegneria, biologia e scienze umane inserite nell'attuale universo della Information Technology che comprende anche  la A.I. (Intelligenza artificiale). 
La cibernetica studia sistemi viventi (fatti di cellule)  come l'uomo e sistemi non viventi come i robots.

Fatta  questa dovuta precisazione, affinché il cortese lettore non travisi il significato di questo vocabolo, mi accingo ora nell'arduo compito di presentare questa novità che può aiutare a capire, in modo scientifico, di quanta e quale libertà d'azione godi nella tua esistenza.

Usando questo approccio, senza l'aiuto di nessuno e quindi in modo del tutto autonomo, puoi verificare se il tuo grado di libertà raggiunto è per te soddisfacente e, se no, quali  sono le possibili opportunità per poter crescere.

Anche in questo post siccome si tratta di una autentica novità, per prudenza, non entro in particolari che potrebbero per un verso innescare nel lettore repulsione verso tecnicismi incomprensibili, per l'altro verso potrebbero essere occasione di appropriazione del mio lavoro.


Io studio le immagini mentali, sogni compresi.


Tutti i film di Federico Fellini, nessuno escluso, sono la trasposizione cinematografica delle sue immagini che potete leggere nel libro, da lui scritto, riguardante suoi sogni. Idem per Tim Burton e tanti altri autori e registi del mondo della pellicola. 
Questo post originariamente  è nato come commento (rimosso) ad una recensione su Terminator 2 che ho letto su una pagina di Fb dove l'autore si dilungava sul significato di pollice su tirando in ballo la storia di Roma e la sua personale valutazione del suicidio di T-800 impersonato dal grande Arnold.
Da lì lo spunto per questo post.


TERMINATOR 2



Per poter leggere il  film come se fosse un sogno  bisogna usare un approccio scientifico, esattamente come ha fatto James Cameron quando ha definito il modello comportamentale dei suoi personaggi.
In particolare i due  principali impersonati da robots evoluti. 

Gli altri personaggi fanno da cornice emotiva e sentimentale al nucleo della storia che guarda caso è incentrata sulla figura (secondaria) del Salvatore dell'Umanità (John Connor) a sua volta salvato da un robot: il Salvatore del Salvatore

In estrema sintesi basta conoscere:

1) le tre leggi ortodosse della robotica di Asimov e le modifiche successive.
2) Le 8 componenti dell’azione che si studiano nella scienza Cibernetica.
3) La tipologia cibernetica di cyborg di T-800;
4) La tipologia cibernetica di T-1000.


J. Cameron scrive una storia basandosi su questi 4 punti,  solo attraverso questi io adesso spiego il film.


LE TRE LEGGI DELLA ROBOTICA
1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.


T-800 è sottoposto al vincolo di queste tre leggi per tutta la durata del film e non può violarle. Deve difendere John Connor senza recar danno a nessun umano tranne nel caso che un umano attenti alla vita di John


Ma questo nel film l’astuto Cameron non lo fa succedere e pertanto, nel corso del film e solo in questo lasso di tempo, T-800 non viola le tre leggi. Nel primo TERMINATOR invece T-800 è uno spietato killer. Dipende da come viene programmato. T-800 e pure t-1000 possono essere pure programmati per fare i chierichetti.  


T-800

E’ un cyborg, ovvero un organismo cibernetico costruito con elementi artificiali, come protesi meccaniche, dotato di un sistema informatico A.I. molto evoluto (il Cervello Positronico) tale da SIMULARE (e quindi raggiungere) un comportamento umano di 5° livello cibernetico: la libertà del “COME FARE”. 

Il 6° livello è la “LIBERTA’ DEL COSA FARE”;
il 7° livello è la "LIBERTA’ DEL CHI ESSERE”.

T-800 ha una mission vincolata dal determinismo del fine: ritornare nel passato (dove è stato mandato anche il killer T-1000) per proteggere John Connor. Deve poi autoeliminarsi, a missione compiuta, in quanto la esistenza di un solo campione di cyborg non cambierebbe gli eventi distruttivi previsti per il 1997.
T-800 non può auto-Terminarsi altrimenti potrebbe violare la terza legge di Asimov. Deve trovare un compromesso tale che scomparendo, con l'aiuto di Sarah, nel metallo fuso ritorni nel Caos indifferenziato della Genesi (Cameron, qui, è un genio!), e così facendo riesce a salvare il Salvatore dell’intera umanità futura, nel rispetto della prima legge di Asimov.

Un cyborg non può suicidarsi (non è composto di cellule viventi) ma può essere Terminato.


T-1000

Anche questo cyborg è simile a T-800 ma è vincolato alle tre leggi di Asimov modificate (ce ne sono molte di modifiche che non sto qui a scrivere). 
T-1000, invece,  può recare danno ad un essere umano e a tutti gli esseri umani che gli servono per raggiungere il suo fine o che tentano di ostacolarlo.
E’ sottoposto alla seconda legge non modificata che consiste nell’obbedire ad altri esseri umani che lo usano come SICARIO. T-1000 può proteggersi ma solo per uccidere.


IL POLLICE SU

IN QUESTO CONTESTO significa solo ed esclusivamente “MISSIONE COMPIUTA” in osservanza del fine e nei limiti imposti dalla sua tipologia di EFFETTORE di 5° livello (colui che agisce provocando effetti) . Non significa affatto "mi piace".

Umanizzare un’immagine secondo una visione antropocentrica è un banale e comune errore in cui cadono coloro che sono totalmente digiuni d’informatica, ed osservano la realtà sotto la spinta sentimentale ed emotiva, senza applicare i criteri oggettivi propri della scienza “morbida” I.T. (Information Technology) capace di risolvere problemi “duri”, tanto per citare “Observing Systems” di Heinz von Foerster .


In altri contesti il pollice SU può significare “OK”, “Mi Piace”, “Ci vediamo all’ora stabilita”, “Ha vinto il Milan”... 

Dipende dal contesto.

Su questo FORMAT Cameron ha costruito il suo secondo capolavoro il cui 6° sequel uscirà del novembre 2019.


Terminator non è morto suicida (ma quando mai!!) rinasce dal metallo fuso in un’eterna metallica resurrezione: Il mito dell’Araba Fenice in versione cyborg.


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Adesso, caro lettore, osserva e valuta in maniera attenta e onesta quale grado di libertà possiedi e quale ancora ti manca. Il criterio è applicabile a tutti i ruoli che ricopri nel sociale e nel privato (anche quello più intimo). Una persona può essere in famiglia il capo o il marito sguattero, al lavoro un fedele subordinato e nel sociale un accanito tifoso. 


Per essere d'aiuto faccio qualche esempio.

A quale livello cibernetico appartiene chi tutti i sabati deve andare a pranzo da mamma anche se poi dopo gli viene il mal di stomaco (come succedeva sempre a Sigmund Freud)?

Quale è il suo livello di libertà? 

Solo quella del "COME": può recarsi a pranzo da mamma in auto, in tram, a piedi, ma la sua finalità è prestabilita o meglio predeterminata. Esattamente come T-800.
Non è possibile esimersi.

Quale è il livello di libertà di un Talebano cinturato TNT? 

Quello di T-1000, 5° livello ma degradato (ovvero Kamikaze), non può nemmeno decidere come uccidere.

Quale è il livello di libertà del medico? Si trova in una situazione paradossale: apparentemente è libero di cosa fare per curare (6° livello) ma in realtà è sottoposto ad una serie di vincoli che lo costringono ad essere un esecutore di protocolli di cura già predisposti in base ai sintomi. E' libero di scegliere tra i rimedi contemplati nel protocollo selezionato e stabilire il dosaggio e la modalità d'assunzione. Se contravviene è radiato dall'ordine. Quale è allora il suo livello di libertà?

Quale è il livello di libertà di un paziente ospedalizzato?


Quale è il livello di libertà di un impiegato statale?


Quale è il livello di libertà di una mamma ansiosa? E quale quello della sua prole?


Quale è il livello di libertà del troller che sporca il WEB?

Quale è il livello di libertà di chi segue una fede e di chi invece nutre fiducia. Su cosa si basa la fede? Su cosa si basa la fiducia?

Quale è il livello di libertà di un figlio che in un sogno ha colto l'opportunità di crescere e sceglie di andare contro la volontà del padre?


Quale livello di libertà pensi di avere conquistato nella tua vita come lavoro, amicizia, amore, censo? Quale criterio usi per valutare le tue relazioni?

Prova a dare tu le risposte.


Quale è il livello di libertà dell'Ebreo Vincente, del quale racconterò uno scampolo di vita nel prossimo post?
Leggete e scoprirete cose nuove.

Quante volte compare la parola "Sogno" nel libro della Genesi che narra come avviene la Creazione?
Le ricorrenze sono 36 (contate con una macro in VisualBasic di Word).
Nel secondo libro "Esodo", nessuna ricorrenza.

Non a caso uso il presente indicativo "avviene". 

In ogni essere alberga l'abisso oscuro e la luce, l'inconscio e la realtà, il caos (attacchi di panico p.e.) e l'Ordine della Natura.
Il processo della Creazione è continuo e inarrestabile per ciascuna specie vivente, e così pure la trasformazione della materia non cellulare.

Esiste, da migliaia di secoli, un linguaggio fatto di sole immagini, il Verbo che dà quotidianamente forma al nostro Universo e lo fa vivere.
Io sono un granello e tu una goccia: una minuscola immagine di una mente che molti chiamano Dio rinominandolo con diversi nomi.

Informaticamente potrei identificarlo, per gioco, come un SuperEsperto di C.A.D. a dimensioni multiple (oltre lo spazio e il tempo), capace di progettare e creare Universi Ipersferici Paralleli (magari chi è matematico potrebbe aiutarci). 

Ma in tutte le religioni il messaggero di questi dei (anche quello cristiano) si risolve sempre in un codice univoco ed universale fatto di immagini.
Il sogno è uno dei molteplici modi secondo cui queste immagini si manifestano.

Bisogna saperle leggere secondo la codifica con la quale vengono assemblate.

Non sono credente e nemmeno ateo. Posso definirmi come un agnostico che però ha il vizio d'informarsi.

Infatti da oltre trent'anni studio, come informatico, questo antico, primitivo, ma attualissimo sistema di comunicazione grafico, che leggo (non interpreto) secondo una chiave di lettura universale biologica e utilitaristica. 

Il mio intento è quello di proporre una visione nuova tesa ad unificare qualsiasi modello interpretativo psicologico, esoterico e religioso, ciascuno dei quali ha una sua propria validità. Basti pensare a come Giuseppe legge il sogno delle sette vacche grasse e delle sette vacche magre.

Sto promuovendo Mindows su Fb a titolo oneroso, con un target di lettori dalla scuola superiore in su per chi vuole imparare. 


Agli altri graditi ospiti rivolgo l'invito a esprimere in modo cortese quesiti che potrebbero interessare problematiche che attengono la loro persona o le loro cerchie prossime. Tutto rigorosamente in PVT.

Graditi commenti sensati e argomentati seriamente.


Senza offesa per nessuno, non sono graditi pupazzetti  e altri ammennicoli vari fuori contesto che saranno immediatamente rimossi.

Un cordiale saluto.





APPENDICE

C'è un altro modo di usare i film

Se vogliamo usare il film per fare formazione allora è bene non scrivere niente. Ce lo vediamo insieme e alla fine comincia il bello: ogni spettatore avrà visto il film secondo il suo modo di percepire. Nel rispetto della persona il conduttore potrà iniziare il gioco a vincere che consiste nel rilevare le distonie percettive che gli impediscono di vivere la sua vita in maniera piacevole ed utile per sé e per chi gli sta vicino. Qualunque film va bene. Io faccio cinelogia formativa da oltre 20 anni; anche questo diventerà un post.


Nota


Per chi volesse avere una panoramica su tutti i livelli di libertà ecco il link alla tabella di riferimento .

domenica 2 dicembre 2018

IL COMPLESSO PERDURANTE

 INDICE DEI POST 


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IL COMPLESSO PERDURANTE 

E' un neologismo inventato oggi da me per stigmatizzare fissità di comportamento inutili e dannose  che possono essere osservate, rilevate e corrette in tempo utile (real time) attraverso una speciale tecnica di apertura mentale. Trattandosi di un mio copyright, per prudenza non intendo qui entrare nei particolari.

 

 

 

REPETITA IUVANT

 Ho già scritto qualcosa sul Complesso Dominante e come esso opera, condizionando in negativo le scelte di vita della persona. In realtà tutto il mio blog è una denuncia sull'operatività infausta di questo complesso che ha tre ben distinte modalità per attivarsi.
Le ho ripetute decine di volte nei miei post ma nella mia esperienza di vita non faccio altro che rilevare questo complesso ATTIVO ED OPERANTE anche CON LE PERSONE CON CUI SONO QUOTIDIANAMENTE IN CONTATTO le quali studiano con me il linguaggio delle immagini, con particolare riguardo ai sogni.

E' stato Jung a coniare il termine "complesso" per descrivere i contenuti inconsci della nostra mente che condizionano la nostra esistenza. In informatica si parlerebbe di "programmi autonomi" che sfuggono al controllo centrale del sistema operativo e ne modificano funzioni, dati, comportamento, struttura.
Non sono solo virus, malaware, trojan, remote control, flooding, adware, furto diffusione e vendita di dati personali e sensibili (operato dai social network).

IL PEGGIOR VIRUS CHE LA MENTE UMANA POSSA AVERE HA UNA CONNOTAZIONE UNIVERSALE:

E' IL PRONOME PERSONALE "IO".

Il particolare il c.d. IO PENSANTE dove è di casa il pensiero.

In tanti modi è stato definito l'IO ma quasi nessuno l'ha dipinto come immagine dinamica: come una GIF animata, insomma. 
Ebbene nei sogni accade proprio questo: il personaggio principale che osserva, agisce, ozia, fugge, vola, defeca, mangia, piange, cammina, nuota, muore... E' l'IO del sognatore.
A seconda di cosa fa e come interagisce possiamo capire se è condizionato dal complesso oppure no.

Il complesso dominante ha diverse sfaccettature e quando si installa nella mente pensante diventa "Permanente" caratterizzando il "Punto Debole" della persona.

Quando questa permanenza RIMANE ATTIVA ED AGENTE per lungo tempo allora si cominciano ad avvertire le prime avvisaglie di sintomi somatici cronici che diventano di competenza dei medici che si affannano, coi rimedi medicinali, di coprire il dolore associato ai sintomi.

IL COMPLESSO E' DIVENTATO PERDURANTE.

Non a caso si dice "il perdurare del sintomo".

Oltre i noti sintomi somatici caratterizzati dal dolore ce ne sono altri che attengono la sfera psichica e che vanno a braccetto col tuo mal di testa, la tua candida, la tua pressione alta, la tua osteoporosi o una delle innumerevoli "malattie rare " che foraggiano interminabili ed inutili ricerche di  ricercatori impossibilitati, coi loro metodi, di scoprirne le cause.
Queste cose la psicosomatica lo denuncia da decenni ma la classe medica fa "orecchie da mercante" e finge di non sapere.
Cherchez l'argent.

Scrivo questo post per alcuni amici che amo profondamente e con i quali condivido gioiosi momenti di vita inquinati dal perdurare di certi comportamenti talvolta autolesionistici.

Ricomincio da capo per l'ennesima volta.

Il complesso perdurante è caratterizzato da tre sintomi che si sperimentano come sentimenti (fasulli).

Quante volte ti sei sentito in colpa per non aver aiutato qualcuno?
Inutilissimo voler aiutare qualcuno se non te lo chiede. Lo so che il buonismo imperante e malvagio si rivolta contro chi non è buono (e nemmeno scemo). Ma tu puoi aiutare solo se non ti lasci coinvolgere emotivamente evitando di riempirti la testa di buoni sentimenti che non servono a niente.
Il buonismo è il figlio handicappato del senso di colpa immotivato. 

C'è pure un altro senso di colpa immotivato che in modo strisciante s'insinua nelle persone sane. Quante volte hai letto il post di chi ci scrive quanto siamo fortunati a non essereci ancora ammalati di cancro (chi ti scrive magari ce'l'ha) mentre lui adesso sta soffrendo. E' la brutta copia di quando ci muore una persona cara e ci sentiamo in colpa per non averla curata bene: "è morto per colpa mia!".
Una vera stupidaggine che fa felice psicologi e psichiatri.

Quante volte hai avuto paura per un pericolo inesistente che però, se vai a vedere bene, è la ripetizione di un qualcosa che hai sperimentato sulla tua pelle tanto tempo fa. O peggio hai paura come peccatore (a causa del senso di colpa) di andare all'inferno, senza capire che pensando così ed agendo di conseguenza ti stai creando adesso il tuo inferno terreno personale.

Quante volte ti sei sentito sporco per un'azione ritenuta moralmente riprovevole ma che, sotto sotto, ti ha dato piacere. O peggio, quanto poi ti sei sentito sporco per aver fatto vacua esposizione attrattiva delle tue pudenda, similmente al verme  sull'amo. 
Nei sogni, dall'ellittica ed erborea fonte femminea del piacere non sgorga più acqua pura, il verde prato si muta in calcareo recipiente di seppellite e marcite memorie di passate passioni.
Vivere nel perdurante passato incapaci di cogliere l'utilitaria occasione di un sopraggiungente amico.

Caro amico, cara amica quante volte mi hai chiesto come fare per uscire da questo inferno perdurante?

L'ho scritto e riscritto e qualche volta ho dato pure a qualcuno l'occasione di farlo.

 Basta tenere sempre accesa la videosorveglianza della nostra esistenza. 

Esattamente come fa la mente quando genera le immagini che poi rivediamo nei nostri sogni in differita.

 Si tratta di cogliere, momento per momento, le immagini mentali anche da svegli. Immagini, visive, sonore, gustative, nasali, emotive... Insomma tutti gli input che provengono dall'esterno e tutti gli input che si generano al nostro interno, tipo i pensieri ossessivi o i rimuginamenti a vuoto.

 Si tratta in ultima istanza di vivere in MODALITA' ONIRICA restando ben vigili e svegli. La brava sentinella ascolta con tutti i suoi sensi l'ambiente in cui è immerso e lo rappresenta con immagini immediate generate dalla sua attenzione non focalizzata su un certo particolare.

Lo stesso il bravo pilota che non può DISTRARSI nemmeno un attimo, pena la morte. Quante volte ti capita di sbagliare strada, anche quando di lì ci sei passato centinaia di volte? Di sicuro nella tua testa ti frulla un pensiero che ti distrae. Un pensiero falso e bugiardo che occupa tutta la tua attenzione.

Da cosa siamo distratti?

Eh! Bella domanda. Da tante cose dice l'ignorante commettendo un grossolano errore. E' una prova della sua ignoranza sulla tipologia degli oggetti e delle persone che provocano distrazione, errore, azioni cattive. Nei sogni i vari personaggi che tu vedi non sono altro che i molteplici aspetti del tuo IO pensante che si distrae nel vuoto di pensieri perduranti.

Quante fanciulle agognano di trovare l'amore della loro vita: "IL Mio Principe Azzurro"

Pensavo che fosse amore invece era un calesse.