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martedì 20 febbraio 2018

Crime Scene



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Sogno:
Sono nella stanza che occupavo quando ero piccolo e andavo alla villa in montagna. Ho l'armadio aperto e sto tirando fuori le cose per fare un inventario. Tiro fuori alcuni calzini e poi dei documenti della casa: so che sono le ricevute dei pagamenti fatti, delle tasse. Ho un bel po' di fogli e li poso sul letto, prendo l'ultimo foglio e sto per metterlo con gli altri per archiviare tutto, ma non ci sono più, sono spariti. Nel sogno so che li ha presi mia madre per fare ordine, e li ha tolti... Quindi le grido dietro che non doveva toccarli, che volevo metterli via tutti insieme.


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Mi sveglio.

LA SCENA DEL CRIMINE


Spesso si parla di sogni ricorrenti come il ripetersi di una situazione, di un evento che avvertiamo come pericoloso e ci svegliamo pieni di angoscia o di paura.
A volte incubi che ci segnalano un qualcosa che è contro la nostra vita.

Nei sogni ci sono anche ricorrenze localizzate in un ben preciso contesto geografico.
Il luogo dove il bambino è stato defenestrato dalla sua originaria innocenza.
Di solito questo luogo compare nella prima delle tre parti del sogno, quella che nella mia tavola dei sogni definisco "situazione iniziale" ovvero la scena in cui si apre il racconto onirico.
Sempre e comunque quel luogo:

Può essere la villa in montagna dove da bambino andavi in vacanza coi tuoi, la strada dove hai abitato nei primi anni della tua vita, la cittadina marittima dove sei nato... Insomma il luogo dove il complesso materno ha posto le sue radici ed è divenuto dominante sulle tue scelte di vita, condizionandole in perdita.

In questo luogo si è consumata la perversione degli istinti vitali del bambino con la complicità inconscia (e pure conscia) dell'adulto che è stato la figura di riferimento affettiva primaria che non sempre coincide con la madre biologica, anche se poi è lei nel 90% dei casi.

Qui io sto facendo scienza di alta psicologia e quindi non posso dare credito a stereotipi culturali consolidati dall'ignoranza buonista collettiva, supportata dalla mediocrità mediatica. 

La causa primaria di molte malattie va ricercata proprio nell'educazione che il bambino ha ricevuto dai genitori. 

Il sogno che ho trascritto si apre in una villa di montagna dove il sognatore sta tirando fuori delle cose da un armadio.
L'armadio, nei sogni, assume sempre una connotazione negativa in quanto simboleggia parti malate del corpo come fosse una bara che contiene i modelli comportamentali che ci sono stati inculcati. 

Nel sogno in questione è la madre biologica colei che ha male educato il sognatore.
Vediamo come.

Innanzitutto l'uso perverso dell'istinto erotico legato alla componente sessuale simboleggiata dai calzini (finzione genitale) dove il piede viene infilato.
Come ho già ampiamente spiegato, i sogni vanno letti in chiave biologica secondo il principio vitale della cellula. I calzini non sono fatti di cellule e quindi denotano un uso improprio della funzione genitale.

I documenti della casa, in questo caso, indicano il prezzo, o meglio la multa, che il sognatore ha dovuto pagare per aver usato il sesso come un calzino. 

E' il momento di fare l'inventario e poi archiviare tutto. Ma così facendo è come fare il back-up di un data base mettendolo nel cloud onirico. 
Non va bene.
Meglio fare un permanent erase di queste memorie che potrebbero riattivarsi secondo la regola del ciclo otto.

E il sogno dice proprio questo al sognatore. Anzi fa di più mostrando il proprietario di questa documentazione e pure dei calzini: la vecchia madre che se ne va portandosi via tutto.

Il sogno sottolinea la necessità di eliminare tutto l'archivio, archivista compresa (la madre), non essendo sufficiente metterli via.

Tutti i documenti meno uno.
L'ultimo foglio.

A prima vista, facendo un'analisi frettolosa, si potrebbe pensare a quest ultimo foglio come un virus pronto per riattivare il complesso dominante. 
Potrebbe essere.

Bisogna però conoscere bene come stanno le cose. 

Adesso il sognatore sta cercando di vendere la villa in montagna, essendone divenuto proprietario, e deve risolvere diverse incombenze burocratiche che ne ritardano la vendita.
Mancano dei documenti per regolarizzare la posizione catastale.

Cosa è successo?

Il sognatore, proprio a causa della totale inefficienza dei servizi comunali, da mesi sta cercando, inutilmente, di farsi dare la documentazione richiesta. Ma come ben si sa, laddove non esistono controlli, gli impiegati fanno i furbi e al lavoro non ci vanno e qualcuno passa il badge al posto loro.
Telefoni e non risponde nessuno, mandi un sacco di PEC e nessuno ti risponde.

Il sognatore è preso da un attimo di scoraggiamento e crede che non riuscirà a venire a capo di questo problema. Anche l'ultimo foglio va messo via! Non c'è niente da fare.

No! 

Dice il sogno. 
Tu adesso ti trovi scoraggiato perché ti poni perdente in una situazione di facile soluzione.
Hai fatto un buon lavoro, hai mandato via mamma matrix con tutti i suoi stereotipi (i fogli) che ti hanno insegnato ad arrenderti, esattamente come ha fatto lei quando ha deciso di farsi mantenere, piuttosto che vivere guadagnandosi il pane col suo lavoro. 
Donna di casa fu.
OK!

Ma non è per tutti così.

Se non ti riesce di fare qualcosa cerca qualcuno che sappia leggere il tuo sogno.

Rivolgiti a mr. Nobody e lui ti dirà come fare...

Fatto!

Era semplice, semplice.




















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