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1 - BENVENUTI!


Libro Online sui sogni. Ed è gratuito!

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Questo blog è un po' speciale. E' come scrivere i capitoli di un libro, per cui è opportuno, per poter capire il contenuto di un certo post, leggersi i post che lo precedono, altrimenti alcuni argomenti potrebbero risultare incomprensibili. Chiedo al cortese lettore di essere paziente e di spendere un po' del suo tempo per condividere con me i suoi commenti e le sue critiche, affinché mi aiuti a migliorare i concetti, il lessico, l'esposizione. 
Un sentito e cordiale grazie.

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Un saluto a tutti

Il mio nome è Daniele Bernabei.

MI PIACE STUDIARE IL LINGUAGGIO DEI SOGNI

Avrei preferito come identificativo un anonimo codice a 16 cifre (tipo IP addres) per essere univoco e nel contempo anonimo.

Per sapere se il vino è buono bisogna stappare prima la bottiglia e annusare poi il tappo. Se il tappo puzza  si butta via tutto senza neanche assaggiare. L'etichetta vale fino a un  certo punto: ci dice il nome del contenuto, ma non ci dice se il vino di quella bottiglia  è buono.
La stessa cosa quando si ascolta qualcuno. 
Quello che vale è il contenuto del discorso, mica la storia del parlante. A volte è meglio non conoscerlo.
É perfettamente inutile elencare titoli accademici  quando poi le cose dette  si rivelano banali, copiate e risapute.  

Ho seguito oltre 150 corsi di specializzazione d'informatica fin dal lontano 1963, quando questa scienza era ancora fuori dai circuiti accademici.

Sono iscritto all'ordine professionale degli psicologi e sono nell'elenco speciale degli psicoterapeuti.

Ho insegnato informatica per diversi anni.
Ho ricoperto i ruoli di sistemista, di auditor, di amministratore di rete, di analista di procedure, di programmatore.
Mi sono occupato di organizzazzione aziendale, di architettura dei sistemi... 

Non basta conoscere la teoria dei sistemi informatici, non è sufficiente  conoscere la loro origine che parte dallo studio della filosofia, della bionica, della cibernetica, della logica, della matematica, ...
Bisogna saper applicare questa teoria.

Pure la  teoria dei sistemi viventi è bene conoscerla: "nessun cambiamento è possibile partendo dall'interno del sistema da modificare". Che equivale a dire "nessun governo potrà mai, e poi mai, cambiare lo status quo di una nazione". Occorre sempre un intervento esterno che modifichi la direzione e la forza dei vettori patologici (i partiti che non partono) di stasi involutiva (aumento del debito pubblico e deflazione, p.e.). Difficile...eh!
Epistemologia dell'economia in due parole.
E cosi pure nessun cambiamento sarà possibile in un analogo sistema, infinitamente più piccolo ma replicato miliardi di volte.
Mi riferisco alla Famiglia.
Non importa il suo cromatismo se arcobaleno, nera, gialla, bianca, rossa.

Conoscere  l'informatica e saperla usare per costruire oggetti da assemblare per produrre applicazioni. Un esempio: SDK (System Developement Kit) per Android.
E' necessario saper leggere "l'inconscio" di un'applicazione per sapere cosa fa realmente. Sei uno "sviluppatore" o meglio sei un "hacker"? Allora sì che puoi dire di conoscere l'informatica.


La vera psicoterapia ha bisogno di una competenza simile a quella un abile "debugger" che è capace eliminare i bits spuri che pregiudicano in funzionamento di un'applicazione.

Ad esempio un bravo psicologo è colui che sa fare bene il "debugging" dei processi informatici della neocorteccia cerebrale. Basta una "pulcetta" per mandare tutto in tilt...figuriamoci poi se invece troviamo una blatta.
 Insomma per essere al top occorre aver "impastato" prima miliardi e miliardi di bit come "muratore" informatico.

Se non sai  usare un foglio "Excel" allora non sei nemmeno un "manovale".
Se credi che il lettore di CD sia un portabicchieri...(pure questo ho sentito dire durante i miei corsi di addestramento).
Ci sono nel mondo migliaia di giovani espertissimi e tra questi c'è il genio che ha inventato un "cuore" informatico: LINUX.  Questo genio è Linus Benedict Torvalds.



Il cuore di Linux pulsa sotto diverse famiglie di sistemi operativi, dette "distribution" abbreviate in "distro". ANDROID è una di queste distro (installata su milioni smartphone). Chi non conosce "Ginger Bread","Jelly Bean" ,"Kit Kat, Lollipop"?
Quasi nessuno! :-))

UBUNTU e le sue derivate sono altre distro. Chi non conosce "Karmic Koala", "Lucid Lynx", "Precise Pangolin"?
Non si trovano allo ZOO!


Tutte queste "distro" sono "open source" vale a dire sono  gratuite. Mica solo il sistema operativo ma anche milioni di applicazioni, le più disparate. Vai su Google Play Store (ce ne sono più di un milione).
Pure Apple col suo MAC usa un sistema proprietario modellato su Linus.
E poi di contro c'è il vecchio e costoso Windows della Microsoft.

Perchè usare Microsoft Office quando c'è Libre Office e Open Office gratis sotto Linux? (E pure gratis sotto Windows).
Evviva l'open source. La sorgente aperta dove attingere  gratis. Assai migliore di quella proprietaria.
Dopo  anni ed anni di informatica a tutti i livelli, circa 30 anni fa ho incontrato un esperto che mi ha fatto venire la curiosità e la voglia di indagare sul come e perchè il computer umano (il cervello) funziona così male. Ma proprio male male.
In psicologia si parlerebbe delle funzioni dell' Io.

Prima di proseguire soffermiamoci un attimo su...

ALCUNE REGOLE
I commenti saranno sempre e comunque accettati: particolarmente graditi saranno quelli che forniranno spunto al processo evolutivo delle conoscenze in questo ambito. Ma anche quelli insulsamente provocatori  troveranno asilo in questo blog come necessario ed insostituibile materiale, utilizzabile per dimostrare scientificamente l'esistenza di possibili bug presenti nella mente del commentatore.
Ci sarà una sorta di consulenza "open source" ad esclusivo fine didattico.
Quello che invece non sarà gradito è "rispondere per le rime".
Esattamente come accade spesso nei talk show quando i politici fanno baccano sovrapponendosi nel parlare.
Una bella "invettiva" è il massimo che posso attendermi per iniziare.
Ma non esageriamo.
Non mettete link ad indirizzi che distribuiscono materiale illegale e non fate spam.
Non floodate e non bestemmiate.
I "trolls" saranno bannati per sempre.

Se volete prendervela con qualcuno fate in modo che le vostre asserzioni trovino conforto in idonee prove reperibili in rete, oppure potete ad esempio postare il link ad una cartella o ad un file del vostro cloud, sempre nel rispetto del diritto d'autore e della buona educazione.
Se non vi piacciono le cose che scrivo ditelo, ma se dite che sono sbagliate vi prego di dimostrarlo oggettivamente.
Evitate, quanto possibile le citazioni: "Tizio però ha detto così e così" senza prima aver verificato che ci potrebbe essere pure "Cosà e cosà". Parlate se potete in prima persona.

Parolai ed epigoni sono nella mia black list.

Le opinioni lasciamole a quei giornalisti che  spiegano nei loro articoli quello che essi stessi non hanno capito. Quindi i riferimenti ad articoli scritti sui quotidiani, periodici e quant'altro (tranne pubblicazioni specializzate) saranno presi con le molle, si lasceranno inseriti, ma potrebbero essere non graditi.

Se si tratta un argomento non andate per favore fuori tema con la risaputa e trita fallacia della demonizzazione o dello "spaventapasseri". Ossia verifichiamo se il vino è buono indipendentemente se l'enologo è un santo o un bandito. Se parliamo dei "Massimi Sistemi" cerchiamo di non parlare di Galileo in termini denigratori o inquisitori, parliamo unicamente e solo dei contenuti, non della persona.


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L'Inquisizione ancora oggi esiste. Non è più appannaggio della Chiesa Cattolica, non è più  una questione di modello di fede. Essa si è trasferita,  distribuita e ampliata soprattutto nei sistemi economici, nelle lobbies farmaceutiche, nei baronati accademici (i peggiori). Permane da sempre nell'immensa mente collettiva dei benpensanti.
 La stampa inquisisce e uccide.
 La rete inquisisce ed uccide.
Per cambiare ci vuole una rivoluzione "soft", proprio come sta facendo adesso Papa Francesco.
Ma come dice  Heinz von Foerster (Sistemi che Osservano): Le scienze "morbide" (p.e. psicologia, informatica)  hanno problemi "duri" e le scienze "dure" (p.e. fisica, ingegneria meccanica) hanno problemi morbidi.
Cambiare un chip di una motherboard di un pc basta un attimo; cambiare il chip "sono ansiosa" o peggio "mi sento frustrata" di una "family mother" depressa (Desperate Housewives) è un'impresa titanica. Impossibile, oserei dire.
Sfortunati i figli e le figlie che vivono, senza saperlo, questa disperata realtà materna.

Questa realtà la tratterò nei miei post con il nome di EGEMONE.

Egemonia inconscia non rilevabile razionalmente.

Si evidenzia nei sogni

 E PURE NELLA SOMIGLIANZA FISICA DI UN FIGLIO COLONIZZATO DALLA INTENZIONALITA' DEL COMPLESSO MATERNO:
SOMIGLIANZA SOMATICA, GESTUALE, PROSSEMICA, OCULARE.
IL FIGLIO (O LA FIGLIA) SOMATIZZA IN PERDITA L'AGGRESSIVITA' LATENTE DELLA MADRE, AGGRESSIVITA' CHE SI MASCHERA IN OBLATIVO AMORE, SECONDO IL RISAPUTO MECCANISMO DELLA "FORMAZIONE REATTIVA".
IL BERSAGLIO DI QUESTO MECCANISMO CONTROPOLARE E' DI SOLITO IL SECONDOGENITO CHE VIVE IN RIVALSA DEL PRIMOGENITO, IL QUALE A SUA VOLTA DEVE PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE PER NON PERDERE IL SUO PRIMATO PERSONALE, CHE SI EVIDENZIA NELL'AVALLARE FATTIVAMENTE LE SCELTE NON VINCENTI DEL SECONDO. 

Le cose prendono una piega esiziale quando la madre non ha mai fatto una verifica seria sul funzionamento del suo IO Logico.

Una autentica jattura.

COL PASSARE DEL TEMPO LA FIGLIA COLONIZZATA TENDE A SOMIGLIARE SEMPRE DI PIU' ALLA MADRE PERDENDO QUEI TRATTI CHE LA PORTAVANO A SOMIGLIARE ALLA SORELLA.
QUESTO SI EVIDENZIA SOPRATTUTTO NELLE SITUAZIONI GEMELLARI.

I SOGNI CERTIFICANO INEQUIVOCABILMENTE QUESTO STATO DI FATTO.


Non è detto che l'opinione, degli ignoranti o della maggioranza sia "sapere".
Specie se questa pseudosaggezza ha origini familiari o familistiche.

Il sapere non è democratico ma di chi studia e applica gli studi che ha fatto.

E' strettamente personale.

Un primo assaggio, questo, di come saranno trattati gli argomenti.


Per non rimanere sul "teorico" saranno inserite, a titolo didattico ed esplicativo, alcune storie di vita vissuta, prudentemente mascherate.



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Vorrei a parlare delle molteplici forme in cui si cela la  "psicologia del serpente". Una psicologia biforcuta che si installa nella mente umana, in connessione diretta con le periferiche di output umane: scrittura e parlato (e altri orifizi ). E con quelle di input udito, vista, tatto e olfatto (e non solo). In connessione diretta, bypassando tutti i processi razionali e logici del neoencefalo (la corteccia cerebrale).
In informatica si direbbe un virus, un Trojan Horse, annidato nel cervello che consente anche  la connessione remota; il remote desktop amministrato dal cracker infettatore (per come funziona vedi p.e. il film "The Manchurian Candidate").

In modo particolare avrei intenzione di soffermarmi sulla dimostrazione su come questo virus utilizza le fallacie di argomentazione, facendo credere agli infettati di vivere in una dimensione spazio-tempo vera ma  totalmente avulsa dalla loro realtà.

Il processo virale è fondato sul "dilemma": il "format" imposto dal virus da un lato, tutti gli altri format possibili dall'altro lato. 

Per cui un umano di fronte ad un ventaglio di possibili scelte privilegerà sempre e solo quella manipolata dal virus. 
Quindi la "falsa" scelta anticipa qualsiasi processo di valutazione utilitaristico (logico-razionale), da parte dell'infettato.

 Parafrasando: gli infettati rifiuteranno sempre le cose di cui non possono fare a meno seppure utili per loro stessi, privilegiando invece quelle di cui possono fare assolutamente a meno in quanto inutili o dannose (p.e. la droga, il griffato, il week-end dai suoceri, la fede incondizionata verso un'idea).

Cominciamo con il "dilemma", la "falsa dicotomia" e la "falsa dicotomia estesa".
Se vi va andatevi a leggere il test della  Kobayashi_Maru
Meglio un esempio che 100 pagine di spiegazione.
E poi magari, se vi va, postate qualche vostra esperienza.


Daniele Bernabei

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